Clementina Penna e Simona Vitello

 

Nascondino e Altalena
Nascondino
, creta, 55 x 30 cm, 2017
L’albero è cavo avvolgente quasi a protezione come un ventre materno ,in cui si nasconde un bambino. Il fanciullino ci guarda con il gesto del silenzio quasi a ricordare di ascoltare quel bimbo che è sempre in noi  di qui ci dimentichiamo presi dalla frenesia della vita di oggi; dovremmo anche ricercare quelle radici profonde che ci legano alla madre terra, nostra nutrice.
Altalena, mista cartapesta, 25 x 85 cm, 2017
L’Altalena non è solo un gioco, è l’Archetipo dell’eterno alternarsi della Vita. La nostra vita è un susseguirsi di momenti in luce e momenti in ombra, di volare in alto, di tornare alla terra. I Bambini non si spaventano di questa alternanza, sanno giocare con il pericolo del volo e della caduta.
… È sempre possibile tornare alla audace capacità del “Giocare”.

Clementina Penna nasce a Taurianova (RC) nel 1951,vive a Roma dove ha frequentato l’Istituto d’Arte conseguendo la maturità in Arte Applicata (Grafica Pubblicitaria) e, come autodidatta, inizia a dipingere a olio su tela. Per una malattia presa da piccola perde gradualmente la vista verso la fine degli anni ’70. Attraverso un percorso sulla ceramica Raku da inizio ad una nuova fase creativa, frequentando la scuola “la Bottega dell’Arte”, diretta dalla scultrice Liliana Verlich. Successivamente si iscrive ad un corso di Scultura per non vedenti e ipovedenti presso la “ Sacred Art School” di Firenze sotto la guida del Maestro Marco Augusto Duenas e Marino Ceccarelli. In seguito, viene selezionata per partecipare ad un corso di scultura all’Accademia delle Belle Arti di Roma, patrocinato dal Vaticano, con il Maestro  Felice Tagliaferri. Con il gruppo Mano Sapiens partecipa alle seguenti mostre:  Musei Capitolini a Roma, “MAC Donna” a Sabaudia (LT), “Arte per Tutti” Palazzo Panciatichi  a Firenze, “Toccami con lo sguardo” presso il Circolo La Traccia a Roma, “Dalle mani alla sacralità nell’arte” a Sala (BO), a Fiuggi mostra personale Mano Sapiens, “Legàmi” Casa Internazionale delle Donne a Roma, “La primavera dei sensi”, Roma.

Simona Vitello nasce a Roma il 16/10/1966.  Laureata in Scienze della Formazione, Consulente e Mediatore Familiare, coniuga gli impegni professionali con una spinta artistica avvertita già in giovane età, grazie anche ad una famiglia educata al senso della manualità e al gusto artistico. Dopo varie sperimentazioni (pittura, fotografia, etc.) trova il suo “centro” nell’incontro con la carta in tutte le sue manifestazioni ed applicazioni, fino ad arrivare alla cartapesta materiale povero, pertanto duttile sia nelle forma sia nell’unione con altri materiali. Già nei primi anni del 2000 partecipa a varie collettive presso diverse associazioni, presentando prodotti che già univano il cartonnage ad una ricerca di materiali alternativi.