Martina Buzio

Il gioco dell’oca, tecnica mista su carta e terracotta smaltata, 80 x 80 cm circa, 2017
Il gioco dell’oca è formato da un percorso semplice ma irto di pericoli,  in cui soltanto il caso determina il vincitore… un po’ come il difficile cammino della vita.  Ho realizzato un tabellone tridimensionale con le caselle che racchiudono simbolicamente le nostre possibili esperienze. Due dadi, a rappresentare la sorte, e un’Oca, simbolo della “Grande Madre dell’Universo”, plasmata con la mia terra di Toscana, ad attenderci al termine del cammino.

Martina Buzio nasce il 30 novembre 1964, vive a Firenze dove ha studiato Letteratura angloamericana. Nel 1986 si avvicina all’arte frequentando corsi di storia dell’arte e di pittura a olio su tela presso l’università di Berkeley in California, dove prosegue anche i suoi studi di letteratura. L’amore e la passione per l’arte la spinge a coltivare e accrescere la sua formazione artistico letteraria, che non l’abbandona mai. All’inizio del 2000 scopre nella fotografia uno straordinario strumento espressivo, che decide di approfondire fino ad approdare nel 2012, con una mostra personale, all’evento “Fotografia Europea” di Reggio Emilia. Nel finire dell’anno 2014 grazie a un incontro con l’Artista-scultrice Amalia Ciardi Duprè, di cui diviene allieva, si cimenta nella lavorazione della terracotta e il passo che sembra trasformarla da fotografa a scultrice è brevissimo. Appassionata lettrice e blogger pubblica nel maggio 2016 il suo primo romanzo, per la collana Latitudini della Echos edizioni, dal titolo “Come è il panorama?” che narra di un percorso di vita intenso e commovente, senza cedere mai a toni di incontrollata disperazione. Nel settembre 2016 riceve il Primo Premio del Concorso letterario nazionale per racconti “Carne e spirito: le donne di oggi si raccontano” con il testo “Il latte è quasi finito”.